Un mondo diverso da quello in cui viviamo, dove regna la tristezza, la paura e l’incertezza.
Guardando questi paesaggi, nitidi, solitari e puliti, mi viene alla mente la meravigliosa tavola che si trova nella galleria nazionale delle Marche: “Prospettiva di una città ideale”.
Ideale: ecco la parola!
Tutti noi abbiamo in mente un ideale: un ideale di bellezza, di ordine, di pulizia, di legalità, di pace e, Davide Poloni lo rivela con grande leggerezza, mostrando con uno stile versatile, sempre personale e coerente questo suo “Paradiso in terra” . Ed ecco: le campagne verdi, i campi pettinati dalla mano dell’uomo e i raggi del sole che le sfiora. Il fiabesco castello sulla scogliera, le isole lontane, il mare azzurro sotto un cielo “liquido”. I nitidi monti inondati di sole ed immersi nella purissima atmosfera dell’altura… come li descriveva Thomas Mann nel suo romanzo “La montagna incantata”.
Ecco Venezia, avvolta dalla luce e dai colori del suo gonfalone, silenziosa e stupita nel trovarsi senza turisti, “Ah… finalmente un poco de pase!”
Anche dove prevale la geometria del segno, regna l’allegria e il colore, Davide; come un novello Peter Pan ci fa volare sopra paesi fantastici, luoghi abitati da antiche civiltà, mondi sconosciuti e, in molte opere recenti, visioni aeree di improbabili metropoli, con grattacieli variopinti senza traffico, senza persone, senza rumore!
E infine le opere dal titolo “La stanza dei balocchi” l’ordine-disordine lasciato dai bambini dopo il gioco, instabili geometrie, misteriose presenze svegliate dalla luce del giorno che ritorna… l’intimo desiderio di ritornare bambino….
Penso al testo della bella canzone dei Rolling Stones…. “Il sole sta per tramontare, i bimbi tornano a giocare, visi che sorridono ed io son qui con le mie lacrime, così…. Con la ricchezza io potrei comprare quello che vorrei, ma non la gioia semplice….”
Questo è il messaggio di Davide Poloni, e lo presenta con gioia poichè, come diceva Elsa Maxwell: La vita è una festa, noi arriviamo che è già iniziata e ce ne andiamo che non è ancora finita.
07-05-2017 Alberta Zandonadi